25 SETTEMBRE 1975
Non è per avere gli auguri che scrivo queste cose e inoltre ne ho già avuti tanti quando ho parlato della piantina dell' ing.
E' che guardarsi indietro nel tempo e vedere come attraverso un cannocchiale posizionato al contrario un giorno qualunque che in questo caso è un giorno " particolare " di tanti anni prima fa un certo effetto e fa riflettere.
Stamattina mio figlio Paolo era nei paraggi e ci ha mandato come regalo scherzoso la foto della chiesa con su scritto: " Presto che tra 2 ore inizia".
Era una giornata bellissima; c' erano tantissimi invitati, più di 250 persone.
Che nessuno guardi mai gli album di fotografie di matrimoni così indietro nel tempo: è un' ecatombe!
Papà era malato e molto.
Non potè accompagnarmi all' altare perchè da due giorni non camminava più e allora Vittorio mi aspettò all' ingresso della chiesa ed entrammo insieme.
C' era molta commozione ma anche sorrisi e allegria perchè come ci è stato insegnato, era un giorno di festa e bisognava sorridere e anche perchè eravamo giovani ed era comunque il nostro giorno anche se il futuro era un' incognita.
Vittorio era appena laureato, io facevo supplenze, eravamo due incoscienti che, con i soldi messi da parte grazie ai regali dei parenti, si avviavano verso il futuro.
Ci sposavamo alla fine delle vacanze; l'ing che già allora organizzava bene aveva pianificato tutto tanto che ci restarono anche gli ultimi cinque giorni prima del matrimonio per fare solo bagni.
Fu una bella e informale giornata: i ragazzi del Circolo del Tennis suonarono l' organo e cantarono per noi, un ragazzino che ora ha 41 anni e allora ne aveva quattro spinse in piscina una bambina vestita a festa creando scompiglio e risate ( non credo della bambina).
Quando andammo via alcuni dei ragazzi si " appesero" alla macchina per accompagnarci nel momento della partenza.
Non ricordo se prevalesse la gioia o un insieme di paura, emozione, senso di irrealtà; credo che per tutti sia così.
E' molto meglio pensarci oggi quando tutto, il quotidiano e l' eccezionale, i giorni tristi e quelli gioiosi sono passati.
Altri ce ne saranno; l' importante è che quel giorno che sembra insieme lontanissimo e ieri quasi che allungando una mano si possa ancora toccarlo e sentirne il profumo e le voci, vederne le persone e i gesti, ci trovi ancora insieme a poterlo ricordare.
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