mercoledì 24 settembre 2014

AUTUNNO di Emily Dickinson

Sono più miti le mattine
E più scure diventano le noci
E le bacche hanno un viso più rotondo,
La Rosa non è più nella città.
L'Acero indossa una sciarpa più gaia,
E la campagna una gonna scarlatta.
Ed anch'io, per non essere antiquata,
Mi metterò un gioiello (1)

domenica 21 settembre 2014

10 film

La casa sul lago del tempo
L' età dell' innocenza
Stand by me
Il Miglio Verde
Pomodori verdi fritti alla fermata del treno
Le regole della casa del sidro
Le ali della libertà
Notting Hill
La vita è una cosa meravigliosa
Angeli con la pistola

giovedì 11 settembre 2014

OPERAZIONE " FOTTIMENTO MACCHINA " ( SCUSATE L' ESPRESSIONE )

Durante il mese di vacanza incontriamo, come spesso ho detto, amici d' infanzia con i quali, vedendoci una volta all' anno, ci lanciamo in rievocazioni nostalgiche.
Quest' estate con il nostro amico Enzo, durante una delle sue " visite" al nostro ombrellone, abbiamo ricordato un episodio che, oltre lui e me che vi partecipavamo con pochi altri, gli amici presenti ignoravano.
Lo cito nel titolo con l' espressione che usavamo allora per definirlo..
Era l' estate del '66, primo anno di Università, io e Enzo stessa età.
Lui aveva il padre generale in pensione, severissimo che inoltre era abbastanza anziano e quindi poco sensibile alle nostre esigenze.
Per uscire di sera tra amici ci serviva una macchina; l' unica era "fregare " di nascosto la Simca 1000 del generale.
Loro abitavano in una villa nella piazza di Seiano, la frazione di Vico dove andiamo a mare.
Per accedervi occorreva entrare attraverso il portone, per quanto ricordi e attraversare un cortile che portava al garage.
Io, generalmente unica donna, con Enzo e due o tre " dissennati" come noi, aspettavamo che dopo cena il generale fosse " fuori portata" cioè a riposare o a leggere o a vedere la tv e quatti quatti andavamo nel garage e a mano, senza accendere il motore, portavamo in retromarcia la macchina fuori dal portone, in strada.
Dopo di che, la serata era nostra e via a divertirci!!!
Ricordi innocenti che tiriamo fuori come un prestigiatore dal cilindro e a raccontarli si prova lo stesso divertimento e senso di trasgressione di allora.

LA MIA LISTA DI 10

1) Stephen King - Stagioni diverse.
2) Stephen King - Il Miglio Verde
3) Fannie Flagg - Pomodori verdi fritti alla fermata del treno
4) Federico De Roberto - I Vicerè.
5) Giuseppe Tomasi di Lampedusa - Il Gattopardo.
6) Betty Smith - Un albero cresce a Brooklyn.
7) Andrea Camilleri - Il cane di terracotta
8) John Galsworthy - La saga dei Forsythe
9) Charles Dickens - Il Canto di Natale.
10) Un qualunque giallo di Agatha Cristhie ( possibilmente con Miss Marple)

domenica 7 settembre 2014

ERA UN' ABITUDINE

ERA UN' ABITUDINE

Mia sorella vive a Vico Equense; ci sentiamo a telefono credo cinque o sei volte al giorno, ma da qualche tempo è entrata su fb e allora ci mandiamo anche le foto.
Un giorno ha postato una vecchia foto di Vico scattata in un punto particolare e con due figure femminili affacciate a guardare il panorama.
Lessico familiare: da ragazze, alla fine delle lunghe " villeggiature" che duravano da giugno a ottobre, prima di tornare a Napoli dove ci aspettava un inverno di scuola, studio e poco altro, il giorno prima della partenza andavamo proprio là, dove sono le due ragazze della foto e ci rimanevamo per qualche minuto.
Era il nostro " scaramantico" addio a Vico e all' estate, quasi propiziatorio di un inverno breve e sereno e di un ritorno sicuro.
Ecco, le due ragazze potremmo esser noi.
Che bello avere una sorella o un fratello: sai sempre cosa pensa!!!