OPERAZIONE " FOTTIMENTO MACCHINA " ( SCUSATE L' ESPRESSIONE )
Durante il mese di vacanza incontriamo, come spesso ho detto, amici d' infanzia con i quali, vedendoci una volta all' anno, ci lanciamo in rievocazioni nostalgiche.
Quest' estate con il nostro amico Enzo, durante una delle sue " visite" al nostro ombrellone, abbiamo ricordato un episodio che, oltre lui e me che vi partecipavamo con pochi altri, gli amici presenti ignoravano.
Lo cito nel titolo con l' espressione che usavamo allora per definirlo..
Era l' estate del '66, primo anno di Università, io e Enzo stessa età.
Lui aveva il padre generale in pensione, severissimo che inoltre era abbastanza anziano e quindi poco sensibile alle nostre esigenze.
Per uscire di sera tra amici ci serviva una macchina; l' unica era "fregare " di nascosto la Simca 1000 del generale.
Loro abitavano in una villa nella piazza di Seiano, la frazione di Vico dove andiamo a mare.
Per accedervi occorreva entrare attraverso il portone, per quanto ricordi e attraversare un cortile che portava al garage.
Io, generalmente unica donna, con Enzo e due o tre " dissennati" come noi, aspettavamo che dopo cena il generale fosse " fuori portata" cioè a riposare o a leggere o a vedere la tv e quatti quatti andavamo nel garage e a mano, senza accendere il motore, portavamo in retromarcia la macchina fuori dal portone, in strada.
Dopo di che, la serata era nostra e via a divertirci!!!
Ricordi innocenti che tiriamo fuori come un prestigiatore dal cilindro e a raccontarli si prova lo stesso divertimento e senso di trasgressione di allora.
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