sabato 31 ottobre 2015

NOVEMBRE

E’ NOVEMBRE  di Ardengo Soffici

" Presto, cogliamo questi ultimi lampi
di bellezza della terra esausta che si prepara a morire. 
Quante volte avremmo voluto fissar nella carta bianca l'emozione,
il nostro amore quasi carnale per la zolla grassa, bollente, 
coperta di verdura robusta, 
per la spiga pesante che il sole abbrustolisce, 
per il grappolo azzurro, lustro, 
turgido come una mammella, 
per il ramo curvo carico di frutta. 
Non abbiamo saputo! 
Non perdiamo questi splendori estremi. 
Empiamoci gli occhi del vermiglione, della porpora, 
dell' arancione dei pampani agonizzanti; 
del giallo e del bianco dei fiori ritardatari. 
L'erba fresca inzuppata di guazza, 
le foglie scintillanti nelle mattine ancora soleggiate,
i tetti che la luce inonda ancora, 
i campi e le prode fumanti 
come la groppa di un bue che ha lavorato troppo. 
Domani il sipario della nebbia calerà su tutto e sul nostro cuore. 
Non vedremo, non ameremo più nulla che i nostri ricordi; 
non sentiremo che il nostro dolore solitario."

"
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mercoledì 14 ottobre 2015

I CORPI SANTI

Corpi Santi di Milano sono stati un comune autonomo istituito nel 1782 comprendendo le cascine e dei borghi agricoli che si trovavano attorno alla città di Milano, appena oltre i suoi bastioni. Uniti in un primo tempo a Milano nel 1808 durante il periodo del Regno d'Italia, ma repentinamente ripristinati nel 1816 col ritorno degli austriaci, vennero annessi in definitiva alla città nel 1873.

Toponomastica

Una leggenda poetica legava il nome del luogo alla presenza dei corpi dei tre Re Magi al di fuori delle mura di Milano, poiché, così vuole la tradizione, il carro che portava le sacre reliquie si fermò inspiegabilmente, senza che gli uomini del santo convoglio riuscissero ad andare avanti: le ruote erano diventate pesanti come macigni, e buoi e cavalli non la vincevano. Così il vescovo dovette abbandonare l'idea di avere i tre santi corpi nella cattedrale e si dovette costruire la Basilica di Sant'Eustorgio. Al di là di questo racconto, il nome del comune è da legarsi alla legislazione sanitaria austriaca che impose di spostare i cimiteri fuori dalla cerchia cittadina: la dizione di corpi santi è infatti un'altra maniera di chiamare i fuochi fatui, ossia le piccole fiammelle che possono sprigionarsi dalle tombe.

Storia

Lo scorporo dei Corpi Santi dalla Città di Milano fu previsto in origine dal comparto territoriale del Ducato di Milano emanato dall'imperatrice Maria Teresa il 10 giugno 1757,ma il governo austriaco preferì sospendere l'applicazione del provvedimento per la ferma opposizione della Congregazione del patrimonio, ossia il consiglio provinciale dell'epoca dominato dai rappresentanti cittadini. Il comune dei Corpi Santi venne quindi istituito da suo figlio l'imperatore Giuseppe II con reale dispaccio del 21 luglio 1781, quando il nuovo sovrano decise di concedere meno spazio alle opposizioni conservatrici che avevano contrastato il programma illuminista di sua madre. Il nuovo municipio venne attivato col capodanno del 1782.
La superficie del comune ammontava a 66,35 km². Si trattava di una vasta area che circondava la città per un raggio molto variabile, da un minimo di 3 km a un massimo di 7 km. Il comune dei Corpi Santi era una zona prettamente agricola alle porte della città, ricca di campi e soprattutto di orti che producevano prodotti deperibili e costosi, che per essere commercializzati con la città necessitavano brevi distanze dal luogo di produzione al mercato cittadino. 
L'orticoltura era favorita dalla presenza di corsi d'acqua e dalla facilità di commercializzazione sia con la vicina città, ma anche con la provincia rispetto alla quale non erano previsti dazi doganali a cui erano invece sottoposte le merci transitanti per le porte cittadine. Il territorio agreste di quest'area era molto fertile e ricco di risorgive e corsi d'acqua: i Navigli e i fiumi OlonaLambro e Seveso). Grazie alla presenza di questi corsi d'acqua, i mulini erano numerosi e sorgevano un po' ovunque nel contado
Dopo soli tre lustri però, l'arrivo delle armate rivoluzionarie francesi aprì un processo inverso. Il nuovo parlamento repubblicano deliberò La riannessione dei Corpi Santi a Milano col nome di circondario esterno, ma anche questa volta il testo legislativo non trovò applicazione per i timori del governo cisalpino che non volle scontrarsi con l'opposizione dei rappresentanti extramurari..
Evoluta poi la situazione in senso monarchico, il nuovo organo legislativo, ossia il Consiglio di Stato, tornò a proporre su sollecitazione del consiglio comunale di Milano un decreto per la soppressione dei Corpi Santi, ma tale disegno di legge del 4 febbraio 1806 non trovò sanzione da parte del viceré, che ancora auspicava un consenso più ampio. 
La svolta avvenne quindi nell'ambito di un contesto più generale, quando Napoleone il 14 luglio 1807 emanò un decreto volto alla riduzione dei comuni del regno onde sortire risparmi nei costi di gestione. Fu così che il 9 febbraio 1808 fu promulgato il decreto che annetteva a Milano non solo i Corpi Santi, ma tutti i 35 comuni del circondario esterno posti nel raggio di 4 miglia dai bastioni, ossia entro le 5 miglia dalla piazza del Duomo.
La restaurazione del Comune dei Corpi Santi operata dagli austriaci fu anch'essa il frutto di un disegno generale.
Con l'unificazione italiana il comune fu dotato di un proprio sindaco con sei assessori, conservando il suo consiglio di trenta membri. 
Subito tuttavia vennero avanzate le prime proposte ufficiali di annessione al capoluogo, ma non si giunse a risultati concreti per l'opposizione dei Corpi Santi, fino a che non venne fatta una richiesta ufficiale del consiglio comunale di Milano al governo Lanza che l'approvò con Regio decreto 8 giugno 1873, n. 1413.
 L'annessione non fu del tutto indolore: infatti sia mentre essa veniva discussa, sia negli anni appena successivi, fino a circa il 1877, vi furono varie proteste e rivolte popolari.
Anche lo studioso Carlo Cattaneo si espresse contro l'annessione, ritenendola dannosa per le attività economiche dei Corpi Santi.

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di Monluè, una delle più antiche dei Corpi Santi
Il Comune dei Corpi Santi si articolava ai fini censuari su sei sestieri corrispondenti alle porte di Milano attraverso le quali le merci dovevano pagare i dazi; fin dai tempi dell'arcivescovo Carlo Borromeo inoltre,ciascuno di questi sestieri raggruppava sotto di sé le undici parrocchie extramurarie di Milano.
A queste porte andavano poi aggiunti i due varchi posti a controllo delle acque, ossia:
Il comune dei Corpi Santi era esente da dazio, pertanto tutto ciò che ne proveniva costava meno.
 Dopo arrivo dei Savoia il comune fu articolato su due mandamenti concentrici che divennero il 7º e l'8º di Milano. Essi furono divisi in otto parti una volta che il comune venne inglobato a Milano.
villaggi e borghi agricoli che componevano i Corpi Santi,una volta aggregati alla città divennero altrettanti quartieri
È il caso di San SiroBaronaGratosoglioGhisolfa,BovisaCalvairateTre RonchettiMonluè, ed altri. Le cascine, invece, una volta inglobate a Milano divennero parrocchie, scuole o edifici comunali. Spesso esse diedero il nome alle vie urbane o ai quartieri che vi si stavano formando appresso. Nel caso della Cascina Taliedo questa diede il nome, oltre che al quartiere, anche al primo aeroporto di Milano, il campo di aviazione di Taliedo.

sabato 10 ottobre 2015

PINO STANCARI

[DOC]La Calabria secondo Pino Stancari - SOS Scuola

www.sos-scuola.it/Documenti/13_letturastancari.doc

P. Pino Stancarigesuita, nato a Bologna nel 1946, vive dal 1975 a Castiglione Cosentino Scalo, in una piccola residenza nota con il nome di Casa del gelso.
O984 838391 EMAIL rende.comunità@gesuiti.it
0984.838391 - email rende.comunita@gesuiti.it