Facimmece 'a croce di Ferdinando Kaiser
Facimmece 'a croce...
Ultimo aggiornamento: 12 ore faNapoli
Foto scattate presso
LE EDICOLE SACRE DI NAPOLI
Le edicole sacre di Napoli sono tantissime e disseminate per tutta la città, molte di esse rappresentano delle pregevoli forme di architettura religiosa.
In realtà poco si sa delle loro origini visto che a Napoli ce ne sono ancora di antichissime, e molto venerate dalla tradizione popolare.
La loro realizzazione è un fenomeno che, quasi sicuramente, trae origine in epoca Greca e poi Romana.
Infatti, presso le antiche popolazioni Greche che abitavano questi luoghi, era di abitudine realizzare altari, venerati poi dalla popolazione del luogo.
Molto probabilmente nell’antica Neapolis queste pratiche sacre, assieme ai costumi e alle tradizioni greche, si sono largamente tramandate, prima in età romana, e poi in età Cristiana.
Con l’editto di Teodosio I nel 397 d.C. questa pratica fu maggiormente appoggiata, ma con la sostituzione degli antichi dei pagani con i nuovi temi e figure cristiane.
Dal punto di vista della loro architettura è possibile fare una differenzazione tenento conto delle caratteristiche delle differenze sociali, economiche, ambientali ed artistiche, nonchè del manifestarsi attorno ad alcune di esse di superstizioni e credenze popolari.
Le edicole votive napoletane sono per la maggior parte caratterizzate da immagini, ad eccezione di poche, come quella dedicata a San Gennaro.
A Napoli chiunque poteva realizzare un'edicola votiva sia esso un religioso o un cittadino e senza dare giustificazione a nessuno.
Al centro storico di Napoli, ma anche nella periferia il motivo che maggiormente accomuna molte edicole è senza dubbio ex voto per grazia ricevuta.
Le edicole sacre di Napoli sono tantissime e disseminate per tutta la città, molte di esse rappresentano delle pregevoli forme di architettura religiosa.
In realtà poco si sa delle loro origini visto che a Napoli ce ne sono ancora di antichissime, e molto venerate dalla tradizione popolare.
La loro realizzazione è un fenomeno che, quasi sicuramente, trae origine in epoca Greca e poi Romana.
Infatti, presso le antiche popolazioni Greche che abitavano questi luoghi, era di abitudine realizzare altari, venerati poi dalla popolazione del luogo.
Molto probabilmente nell’antica Neapolis queste pratiche sacre, assieme ai costumi e alle tradizioni greche, si sono largamente tramandate, prima in età romana, e poi in età Cristiana.
Con l’editto di Teodosio I nel 397 d.C. questa pratica fu maggiormente appoggiata, ma con la sostituzione degli antichi dei pagani con i nuovi temi e figure cristiane.
Dal punto di vista della loro architettura è possibile fare una differenzazione tenento conto delle caratteristiche delle differenze sociali, economiche, ambientali ed artistiche, nonchè del manifestarsi attorno ad alcune di esse di superstizioni e credenze popolari.
Le edicole votive napoletane sono per la maggior parte caratterizzate da immagini, ad eccezione di poche, come quella dedicata a San Gennaro.
A Napoli chiunque poteva realizzare un'edicola votiva sia esso un religioso o un cittadino e senza dare giustificazione a nessuno.
Al centro storico di Napoli, ma anche nella periferia il motivo che maggiormente accomuna molte edicole è senza dubbio ex voto per grazia ricevuta.
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