sabato 8 settembre 2012

VINCENZO E SALVO

Vincenzo Siravo  a sinistra nella foto, era mio suocero, papà dell' ing.
Persona mite e gentilissima, aveva occasionalmente arrabbiature furibonde che arrivavano e sparivano in un attimo.
Tifoso del Napoli a oltranza portò Vittorio alle partite fin da quando aveva tre anni: non  ne mancò mai  una ma quando il Napoli nell' 87 vinse lo scudetto, non riuscì a goderne perchè sua moglie era morta pochi giorni prima.
Infatti lo scudetto del '90 lo chiamammo " lo scudetto del nonno", quasi fosse un premio di consolazione.
Cambiava umore quando si stava per partire per Vico e bisognava caricare i bagagli in auto: allora diventava irascibile e cupo e noi dicevamo che faceva la " faccia della partenza".
E' stato mio padre a tutti gli effetti per 25 anni, avendo io perso il mio appena sposata.
Abbiamo passato insieme le migliori estati della nostra vita, specialmente dal '94 al '98 quando, lasciate le rispettive case a Vico, ne prendemmo una insieme solo per l' estate: c' erano i ragazzi, mamma, zia Vittoria, il nonno col suo gatto, amici che andavano e venivano da quelli dei ragazzi ai nostri, a quelli di mamma e questi tre anziani splendidi, allegri e amici tra loro: nonno, mamma e zia che andavano d' amore e d' accordo e con cui si passava il tempo in grande allegria.
Zio Salvo, a destra nella foto era un cugino di mia suocera andato in America da piccolo.
Là si era laureato, sposato, avuto quattro figli.
Aveva mantenuto sempre contatti con la cugina essendo figli di due sorelle.
Negli anni '70 cominciò a venire con sempre maggior frequenza in Italia; spesso pensava di trasferirsi definitivamente qua; con la moglie, zia Lee  prendeva casa a Vico Equense, restava per dei mesi o anche un anno, poi lei aveva nostalgia dei figli e dell' America e ritornavano negli U.S.A. per poi rifarsi vivi dopo un anno o due.
Abbiamo trascorso insieme delle bellissime estati con i miei suoceri, mia mamma e altri amici.
Frequentavano il Circolo del Tennis a Vico, giocavano a carte, la sera venivano spesso a cena da noi.
Sono rimasti nel nostro ricordo con le loro frasi, la loro vitalità inesauribile, la loro gioia di vivere!

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