sabato 22 giugno 2013

LA VECCHIA di Rubèn Dario

Allora la vecchia mi disse:
“Guarda questa rosa secca
che un giorno fu incantata

dallo sfarzo della sua stagione;
il tempo che sbriciola anche altissime mura
non priverà questo libro della sua saggezza.
In questi petali secchi c’è più filosofia
di quella che può darti la tua saggia biblioteca;
essa sulle mie labbra pone la magica armonia
con cui sul fuso incarno i sogni della mia rocca.”
“Sei una fata”, le dissi. “Sono una fata”, mi disse,
“e celebro l’esultanza della primavera,
donando vita e volo a queste foglie di rosa.”
Si trasformò in una principessa profumata
e nell’aria sottile, dalle dita della fata
volò la rosa secca come una farfalla.

http://www.facebook.com/photo.php?fbid=10200900496467189&set=at.10200784337523288.1073741833.1608428868.1282015032&type=1&theater
La foto è di Gennaro Esposito


IL ROSETO a Sorbo Serpico
La rosa era utilizzata come sentinella per le vigne. Rivelava le malattie come lo oidio, la peronospora, la muffa grigia, che potevano colpire le viti con sei, sette giorni di anticipo. Si sacrificava così che il coltivatore potesse prendere provvedimenti adeguati in anticipo salvando il raccolto e la produzione di vino. Si sviluppava una giusta perizia nella coltivazione delle rose.
Il roseto è quello dell'Azienda Vitivinicola FEUDI DI SAN GREGORIO località Cerza Grossa a Sorbo Serpico Avellino.
Il Fiano prodotto da Feudi di San Gregorio, lo considero uno dei migliori bianchi d'Italia.
 

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