sabato 17 novembre 2012

UN SABATO


E' un sabato qualunque, uno dei tanti.
Ci si sveglia, si leggono i giornali insieme, io racconto un sogno fatto stanotte, si fa colazione.
So che stamattina lui deve andare in Corso Vercelli per comprare un paio di occhiali nuovi, mi chiede se ho voglia di uscire, dico di no, sto preparando la pizza per stasera.
Tra una chiacchiera e l' altra, una faccenda e l' altra vado al computer per mostrargli una strana mail che mi è arrivata.
Sorpresa, PAURA, SENSO DI PANICO: il computer è bloccato.
Chiedo aiuto a lui che, prima amabilmente, poi sempre più in fretta e nervosamente prima prova e infine, quando non ci spero più riesce a riattivare il collegamento.
Il tempo passa e lo vedo sempre più adirato ( non è da lui)!
Ha solo il sabato per qualche servizio da sbrigare: quando tutto è riparato ed è pronto per uscire gli chiedo se può passare da De Wan perchè ci sarebbe un orologio da ...non riesco a dire " Riparare " perchè con tono glaciale dice che deve precipitarsi perchè ha fatto tardi ( leggi"per colpa mia!!!" ).
Esce e io ritorno alle mie faccende; so che tanto quando ritornerà sarà di umore sereno!!!
E così è stato!!!
Ma per pochi minuti a me era sembrato così...

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