giovedì 27 giugno 2013

LA REALTA'

Nel romanzo di Pirandello " Il fu Mattia Pascal" il protagonista, sperando di vivere una vita del tutto nuova, diversa da quella precedente, cambia nome in Adriano Meis e cerca dio costruire un' esistenza diversa, staccata da quella precedente.

Ma la realtà con i suoi fili invisibili non glielo permette e il passato lo raggiunge anche là ricordandogli che siamo sempre " immersi " in un groviglio di passioni, sentimenti e ahimè, di dolori.
Io ho provato questa sensazione due volte nella vita: una prima volta quando a 39 anni sono venuta a Milano.
Il passato era alle spalle e qua avevo amicizie nuove, generalmente giovani.
Pensavo che la realtà e il dolore che ne consegue mi lasciassero indenne.
Poco a poco sono passati 26 anni, tante persone sono invecchiate, alcune diventate ormai care, sono scomparse e la vita mi ha " riafferrato" nella sua morsa.
D' altro canto la vita precedente, quelle napoletana, continuava il suo corso e non si possono cancellare persone e sentimenti.
Quindi la realtà mi ha seguito.
Ci si rifugiia in facebook: qua, almeno, le amicizie sono virtuali e ti auguri di non soffrire.
Non è così: capita che un amico, che poi tanto virtuale non è, non si faccia vivo per qualche tempo: la preoccupazione per la sua salute ti assale, ne senti la mancanza e questo " maledetto " organo chiamato cuore ti fa male ancora una volta!
E' proprio così: la realtà e i sentimenti ci raggiungono ovunque, e quello stupido cuore non vuol saperne di restare tranquillo e " insensibile"!
Per questa nota come per altre sono ricorsa alle foto di un amico prezioso e ho rappresentato la realtà come una finestra aperta sul mondo.

http://www.facebook.com/photo.php?fbid=391475420924358&set=a.120604188011484.21221.100001857097451&type=1&theater
La foto è di Gennaro Esposito

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