lunedì 24 marzo 2014

LA CATALOGAZIONE

Negli ultimi giorni sono poco presente su fb.
Vivo catalogando libri, di notte ho gli incubi e sogno di catalogare libri.
Di pomeriggio spesso decido di " prendermelo libero" e invece penso che ci sono ancora scaffali da vuotare, libri da scartare, moltissimi da segnare qua minuziosamente e allora decido di andare avanti.
Sono a quasi 1100 testi e credo di avere ancora tre o quattro scaffali da rivedere.
Discuto spesso con Vittorio, io perchè in questo mio sforzo vorrei sentirmi gratificata e compresa, lui perchè ha, a volte da ridire sui troppi libri che conservo.

In compenso lui ha giudicato " indegno" gettare via un numero impressionante di guide di tutte le città del mondo e libri di economia che forse non hanno più valore e libri di musica che sono la sua passione e anche cd o quei cofanetti-regalo con libro e dvd che occupano una quantità di spazio.
Io ho conservato almeno tre edizioni di tre diversi secoli ( partendo dall' 800) de " I Promessi sposi", due o tre edizioni diverse de " La trilogia del ritorno", libri di fiabe e poesie, romanzi d' amore della Sperling & Kupfer che ora non si trovano più nei negozi e che ogni tanto rileggo.
Un mistero avvolge il mio prediletto " Canto di Natale " di Dickens.
Spesso, prima che imparassi a fare il " copia e incolla" quindi alcuni anni fa, ricordo di averne viste diverse copie ( anche perchè lo facevo leggere a scuola e me ne avanzava uno all' anno) e quindi andavo a prenderlo per rileggerne brani.
Ho ritrovato tutto Dickens, romanzi e anche gli altri Christmas books e quello non salta ancora fuori, almeno nel' edizione che ricordavo.
Allora ne ho conservato uno che avevo già scartato così sono sicura di averlo.
I figli hanno lasciato a casa una quantità di libri ( incluse le tesi ) e molti li ho eliminati.
Ho notato che più vado avanti nel lavoro e più sono riluttante a separarmi da libri anche inutili.
A ognuno è legato un ricordo, uno o molti momenti della vita.
Il lavoro in genere lo porto avanti da sola, Delia mi aiuta nello spolverare e a volte nel rimettere a posto, ma quasi sempre faccio tutto io.
Il fine settimana è " drammatico " come ho già detto per via delle divergenze tra me e Vittorio circa i libri da tenere o meno.
Ora è bello da vedere; non ci sono più libri sparsi qua e là sui tavolini in sala e sui comodini, ogni testo è al suo posto e facilmente rintracciabile.
Un solo dubbio mi resta e si scioglierà alla fine di tutto, in settimana: ci sarà spazio, dopo, per comprare qualche altro libro o tutto sarà in ordine, ma contemporaneamente ogni " buco" delle librerie sarà riempito?
E allora tutto ricomincerà, come spesso capita!

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