venerdì 11 aprile 2014

QUANDO HO VISTO QUESTA CASA

Qualche anno dopo che eravamo arrivati a Milano, era il '90, Vittorio mi disse di cercare una casa da comprare.
Eravamo in affitto non lontano da qua, circa un chilometro, all' altra estremità dello stesso quartiere.
Era una casa grande e bella, ma superava il budget che ci eravamo prefissati in caso di acquisto e comunque avrebbe avuto bisogno di troppi lavori qualora l' avessimo comprata.
Mi misi alla ricerca con entusiasmo, leggendo gli avvisi sui giornali, girando qua e là, sempre nelle vicinanze e visitando una quantità di case.

Il limite tra quello che potevamo spendere, che non era poco, ma nemmeno tantissimo e il trovare una casa adatta, era che la famiglia, includendo mia mamma, si componeva di cinque persone e avevamo bisogno di tre camere da letto.
In quel caso si sforava sempre come prezzo.
Una mattina, insegnavo a Buccinasco allora, lessi sul Corriere di questa casa.
Stefano che ha sempre avuto come un sesto senso disse che per la prima volta sarebbe venuto a vederla con me " Tanto questa l' avremmo presa ".
Era aprile poco prima o poco dopo Pasqua e il giardino era proprio come adesso con la forsythia gialla e macchie di viola, l' erba verde punteggiata da fiorellini bianchi e le panchine, i vialetti.
Mi piacque immensamente anche e proprio perchè era un piano basso; a Milano i piani alti sono più pregiati, ma in questo palazzo il panorama non è bello e la visione del giardino dall' alto è quasi a " scacchiera" mentre visto da vicino sembra di "starci dentro ".
Nei pomeriggi di primavera il cicaleccio di qualche bambino del parco che gioca tiene compagnia.
Se si vuole si scende a leggere un libro o a godere il sole seduti sulle panchine sicuri di non essere disturbati da estranei.
Amai subito questa casa anche se, pur essendo il salone grande, due delle tre camere da letto erano piccole.
In compenso avevamo due ingressi in casa e il palazzo era lussuoso.
L' unico " trucco" che usai fu di non mostrarla a mamma anche se, in compenso, le proposi la camera da letto grande, ma lei rifiutò.
Del resto la casa doveva essere vista " in prospettiva" negli anni.
Inoltre negli stessi giorni, per un prezzo uguale, avevamo visto una villa a Buccinasco e mia mamma aveva detto che lei era nata in una grande città e possibilmente in una uguale voleva morire.
Così la questione fu risolta.
Negli anni seguenti, fino al '98 quando è morta ogni volta che era irritata per qualcosa diceva che come camera da letto le avevamo dato un " cubicolo", ma in realtà fu felice anche se restò sempre legata al ricordo della prima casa che avevamo avuto a Milano
Ora che siamo in due è giustamente spaziosa, forse anche troppo per i canoni milanesi.
E nemmeno sapevamo allora quanto sarebbe diventata famosa, negli anni, la nostra strada, a causa del design e della moda e per eventi vari!
L' ho amata da subito anche se, per lo strano meccanismo della mente umana, questa dove siamo ormai da 23 anni, resta per me la " casa nuova " mentre nella prima, dove abbiamo vissuto solo quattro anni, mi sembra di aver abitato per tanto tempo.
In questa stagione, quando il giardino è fiorito come in questi giorni penso sempre a quando la vidi la prima volta nell' aprile del '90 nei giorni intorno Pasqua.

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