lunedì 31 marzo 2014

LA NAPOLI DI PEPPE BARRA E' GRANDE COME IL MONDO

Oggi il Corriere riporta, in un bell' articolo di Paolo Isotta, la notizia che a Peppe Barra è stata consegnata la laurea ad honorem in letteratura, scrittura e critica teatrale dall' Università Federico II di Napoli.
Ha tenuto una lectio magistralis costituita dal racconto della favola di Amore e Psiche di Apuleio, dalla recitazione della novella " ' A vecchia scurtecata " dal " Pentamerone " di Giovan Battista Basile e dall'interpretazione di alcune canzoni classiche napoletane; il tutto in meno di due ore.

Peppe Barra è figlio d arte. di quelli che a quattro anni già calcavano le tavole del palcoscenico.
Sua madre Concetta, grande attrice, gli ha trasmesso la cultura procidana e insieme hanno formato una straordinaria coppia..
Divenne famoso quando con Roberto De Simone costituì la Nuova Compagnia di Canto Popolare che li portò, con i loro compagni, alla ricerca e rinascita di pezzi medievali e anche precristiani.
Li ricordo, agli inizi, nel teatrino " IN " che stava per " Instabile ", in via Martucci; non c' era distanza fisica fra attori e pubblico e durante l' intervallo loro si aggiravano tra noi.
Il capolavoro di Roberto De Simone, interpretato dalla NCCP fu " La gatta cenerentola" nella quale Peppe Barra interpretava magistralmente la matrigna cattiva.
Lo rivedo spesso in spettacoli sia d' estate a Vico che a Milano.
Ancora adesso porta in giro con grande successo la " Cantata dei pastori " sacra rappresentazione natalizia di fine Seicento.
Mio zio, il maggiore dei fratelli di papà, mi raccontava che veniva recitata agli angoli delle strade da attori ambulanti per il popolo.
Io l' ho vista agli inizi degli anni '70 interpretata dalla NCCP ed è un racconto della Natività, un misto di sacro e profano, con i personaggi caratteristici del presepe napoletano.
E' bellissima e comica; l' articolo dice che dall' anno prossimo verrà riproposta come tanti anni fa al Teatro Sannazzaro di Napoli.
Io l' ho vista allo Strehler e la gente rideva a crepapelle.
Auguri a Peppe Barra attore grande, schivo, universale pur nell' aderenza alla sua cultura napoletana.

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