venerdì 18 febbraio 2011

Il Cineforum



Giorni fa, una ex alunna, mia amica su fb mi ha chiiestoo quando avrei parlato di loro nel mio blog, poichè gli anni di insegnamento sono stati tanti e tanti sono i ricordi che riaffiorano, allora del Cineforum parlo adesso.
Quando iniziò? A Milano, verso la fine degli anni 80, inizio anni 90, proprio a cavallo del decennio.
Erano gli anni dei cartoni giapponesi, gli anni di Happy Days, io mi accorgevo che i ragazzi vedevano tanta televisione, ma raramente si soffermavano ad ascoltare con attenzione, cominciammo a vedere film, e poi, negli anni, ho codificato il tutto e l' ho portato avanti fino alla pensione; anzi, nella scuola in cui insegnavo, era diventato un vero e proprio preogetto scolastico e io lo gestivo, parliamo di pochi anni fa e sembra una vita: videoregistratore e cassette.
Il progetto consisteva in questo: una serie di film, modificabile, divisa per argomenti. l' amicizia, la famiglia, la scuola, la società, la storia, film tratti da romanzi famosi e così via.
In prima media, avevo poche ore ( oggi le prof di lettere ne hanno ancora meno ) e vedevamo solo un paio di film, generalmente sulla fiaba e poi " Lady Hawk " che è sempre piaciuto  ai ragazzi i quali, senza accorgersene, imparavano tanto sul mondo medievale.
In seconda, poi, erano film che vertevano soprattutto sull' adolescenza, sull' amicizia, sulla famiglia e le tensioni e i rapporti al suo interno. Che strano, ci sono film che sono sempre attuali e altri che, pur essendo belli, dopo qualche anno non funzionano più; due esempi per tutti: " Mignon è partita" e " Stand by me ".
Il primo, quando uscì era splendido: la storia del passaggio di un ragazzo dall' infanzia all' adolescenza: bello, ben recitato eppure, qualche anno dopo, la società era tanto cambiata che il film, pur rimanendo valido, risultava datato; " Stand  by me", invece, per quanti anni possa avere, è insostituibile come esempio del rito di iniziazione di un gruppo di ragazzi e del loro ingresso nell' adolescenza, ha commosso, divertito, coinvolto tante classi.
Il giorno prima del film ( ne vedevamo uno a settimana e il tutto durava tre ore), distribuivo e leggevamo una scheda, le mie prime esperienze a computer grazie ai miei figli e alla loro pazienza; nella scheda c' erano titolo, regista, attori, trama e notazioni particolari, come la colonna sonora o elementi interessanti da ricordare.
Il giorno del film era festa grande; il fatto era serio ed era studio, ma vuoi per il mio carattere, vuoi perchè sono sempre riuscita a far passare cose serie per divertenti, divertendomi io per prima, beh, in classe c' era di tutto: pop corn, patatine, merendine varie.Ognuno si sedeva dove gli piaceva, alcuni si sdraiavano a terra e si vedeva il film in un clima di pura goduria. Una classe, la 3 B del 2002-2003, prima ancora che io entrassi su fb, aveva creato un sito " Quelli che non facevano un c...o il giovedì perchè vedevano il Cineforum con la Gambardella", che poi non era vero, si imparava eccome ma c' era anche il divertimento; lo capivano in ritardo che era un lavoro.
Ricordo qualche titolo: " L' uomo senza volto " con Mel Gibson, " Pomodori verdi fritti", di cui leggemmo anche il libro, come per molti , " Le ali della libertà ", tratto, come " Stand by me " da " Stagioni diverse " di Stephen King e tanti altri. A volte facevamo piccoli cicli di due o tre film su un attore come Harrison Ford, ricordate, ragazzi " A proposito di Henry "?.
In terza c' erano film sull' impegno sociale, la storia, l' olocausto; vedevamo, nella giornata della memoria un documentario Rai chiamato appunto " Memoria di Aushwitz " girato nel '92 o '93 dagli italiani sopravvissuti, era bellissimo e tremendo, valeva quanto dieci lezioni di storia. Oggi di quelli che lo hanno interpretato ne sono rimasti pochissimi.
Anche " Schindler's list " era molto coinvolgente, anche ora, se ne posto qualche scena, mi arrivano su fb i " mi piace" di tanti di loro.
L' ultimo film, quello che chiudeva il triennio era " Music box " di Costa Gavras dove si fondevano i temi come l' affetto e la famiglia con l' impegno politico e sociale: una avvocatessa viene a sapere che il padre, da lei molto amato, è accusato di essere stato un criminale nazista; non ci crede, lo difende, poi, grazie a delle foto trovate in un carillon, un "music box ",  scopre la tremenda verità sul padre, preferirebbe non vederlo più. ma, accortasi che lui non è affatto pentito e temendo che, da nonno, possa influenzare suo figlio,lo denuncia.
Al film seguiva il dibattito che, tranne un anno in cui parteciparono i genitori, non ha mai avuto molto successo.
Io avevo formulato un questionario, attenendosi al quale, ma ampliandolo in forma discorsiva, i ragazzi  riferivano su trama, personaggi, episodi particolarmente significativi e messaggio che il film voleva trasmettere, questo lo facevano anche per i libri che leggevano.
Amavano tutti molto i film dell' orrore e più orrore era meglio era, questo vale per tutti i ragazzi e anche di questo ci facevamo spanciate.
Mi ha sempre colpito la maturità con cui i ragazzi delle medie affrontavano temi difficili, come quello dell' aborto nel film, bellissimo" Le regole della casa del sidro ".
In terza come libro di narrativa, leggevamo " Il Gattopardo " e vedevamo il film, ma non tutto insieme, .a pezzi; in questo caso tutto il mio carisma era inutile, tutti hanno sempre odiato libro e film, salvo poi ricredersi da adulti, ma non sempre; quando è successo, con cortesia, me lo hanno comunicato.
Alla fine, in un' atmosfera incasinatissima, grazie Matteo, per quanto riguarda la tua classe, veniva fatta la Top Ten che poi era sempre per un numero maggiore di film perchè ne vedevamo veramente tanti.
Ognuno dava un voto ai film visti e si sommavano i  risultati;  mi sentivo un pò " smonata " perchè, a volte, ai primi posti c' era roba di basso livello artistico come " It ", che, in versione cinematografica, è un home video veramente misero e all' ultimo posto film del livello di " C' eravamo tanto amati " di Scola che, spesso, è giudicato tra i più bei film del 900; del resto, quelli erano veramente argomenti tosti, ed era comprensibile.
IL FILM per eccellenza, comunque era, è e, credo sempre sarà: " Il Miglio Verde ", anche io lo amo molto ma ai ragazzi piace tantissimo  e anche il libro: è tristissimo, ma esercita un grande fascino, anche io l' ho rivisto e riletto  un' infinità di volte.
Alcuni giorni, se si erano comportati bene, il giovedì, giorno di mercato in Via Tonezza, all' ultima ora, col permesso del preside, uscivamo, facevamo il giro del mercato, poi li portavo in panetteria, compravo focaccia per tutti, tornavamo in classe e la mangiavamo; che meraviglioso senso di libertà e trasgressione, quante poesie a memoria ho imposto loro in cambio di questo.
Un anno, mentre vedevamo un horror intitolato " Il villaggio dei dannati ", un film su degli alieni con le fattezze di bambini biondi tutti uguali, io dovetti assentarmi, al ritorno, per scherzo si fecero trovare tutti distesi a terra, fingendo di essere morti.
Che devo dire a tutti voi ragazzi, ora giovani adulti, che avete condiviso con me questi momenti? Grazie per il divertimento che ci siamo procurati a vicenda, scusatemi per qualche " beeestia " di troppo che mi è scappata nei momenti più incasinati, ma, che bella avventura abbiamo vissuto insieme!

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page