domenica 6 maggio 2012

ECOGRAFIA LUNARE



I due innamorati, lei " rapita dalla luna " e lui " pescatore di luna " che  grazie al suo amore e alla sua pazienza era riuscito a raggiungerla vivevano felici fra terra e luna.
Potevano ammirarla quanto volevano come facevano da terra, per ore, alla finestra. 
Non avevano bisogno di altro che del loro amore, si completavano a vicenda.
Un giorno lei si sentì male; era da qualche tempo ( non si poteva parlare di giorni lassù ) che soffriva di nausea, aveva frequenti capogiri.
Il suo malessere li turbò entrambi: finora si erano appagati del loro amore reciproco e questo fatto nuovo li rese consci della precarietà del loro vivere.
Quel restare sospesi tra terra e cielo non bastava più.
Con la forza della volontà, bastava quella e desiderarlo fortemente, nuotarono ( come era semplice senza forza di gravità ) fino alla luna.
Là, come l' Ariosto aveva intuito secoli e secoli prima " Altri fiumi, altri laghi, altre campagne / sono là su che non son qui tra noi; / altri piani, altre valli, altre montagne / c' han le cittadi..."
C'era un mondo impensato, diverso eppure stranamente uguale a quello che avevano lasciato tanto tempo prima giù.
La luce era strana, una notte quasi continua interrotta, di tanto in tanto, da una luce lattiginosa.
Cercarono e trovarono quello che a loro parve un ospedale: era una grande struttura con omini bianchi e indaffarati e una luce abbagliante che negli ambenti interni sembrava compensare il buio di fuori.
Non conoscevano la lingua di quegli esseri ma si accorsero che non serviva parlare; bastava pensare ed erano capiti.
Chiesero, o meglio, pensarono di chiedere una visita di controllo.
Gli omini che si presero cura di loro sorrisero; dissero loro di guardare in alto, in cielo.
Lassù, come in una fantastica ecografia, videro cosa accadeva in lei.
Un bimbo, prima una piccola cosa, poi  con molto più nitore delle normali ecografie terrestri,ecco  l' immagine divenire più grande.
Che fosse un bambino era chiaro ma quanto a vederne le membra le ecografie lunari erano uguali a quelle terrestri: ci voleva fantasia, almeno per ora.
Non sapevano se sulla luna ci fossero bambini; gli omini sembravano molto contenti.
E anche i due lo erano: presto sarebbero stati sulla luna in tre.

GRAZIE AD ALINA BARTOLINI PER LE SUE FOTO LUNARI

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