martedì 21 gennaio 2014

COME MI SENTO IN QUESTI GIORNI

Non voglio paragonarmi alla " regina del giallo ", ma in questi giorni mi sembra di vedermi così.
Siamo dopo una settimana a 200 libri catalogati e solo al secondo scaffale (di otto), della libreria numero uno.
Ci sono gli aspetti negativi come polvere e libri da dover necessariamente eliminare.
Ma anche tanti ricordi e profumi e carta da toccare e memorie antiche che mi assalgono.
I libri di studio: quelli miei e del mio primo figlio che studiavamo leggendo e rileggendo senza mai ripetere a voce alta, anzi senza ripetere per niente ( ci usciva tutto in sede di interrogazione o di esame) sono logori. " vissuti " sottolineati nelle varie riletture, con colori diversi, tratti di penna più decisi nei punti salienti, note riassuntive a margine.

Quelli di Paolo che studiava con metodo e precisione sono conservati perfettamente; sembrano nuovi anche se, visti i voti che prendeva, li approfondiva eccome!
Ogni libro è " vissuto " intensamente e ha una sua storia che me lo rende caro e mi rende spesso impossibile privarmene.
E' vero che oggi basta aprire Internet e leggere tutti i " Promessi sposi" o qualunque altro testo, è vero che ci sono gli ebook.
E io uso tutto questo, ma per consultare non per leggere.
L' altro ieri ho ritrovato il testo latino di Orazio che la mia amica e io fingevamo di studiare mentre in realtà, sotto di esso, leggevamo avidamente " L' amante di Lady Chatterley ", molto più istruttivo, a nostro parere.
Oggi posso apprezzare come meritano le note di Ugo Emilio Paoli.
Allora, studiando la famosa satira dello scocciatore che inizia con:" Ibam forte Via Sacra ...", penammo non poco perchè nelle note lo scocciatore veniva definito " parvenu" e noi, prima di capire che si trattava del francese " arrampicatore sociale, arricchito ", cercammo invano un latino "parvenus" della IV declinazione, naturalmente non trovandolo.
L' episodio la dice lunga su come la cultura fosse " posta " a noi ragazzi in modo molto più elevato di oggi!
Che lo capissimo poco, dice forse che gli adolescenti di ogni tempo si assomigliano più di quanto si creda.
E poi romanzi, riletti tante volte che le copertine sono consunte se non lacerate in qualche caso.
Ogni libro è legato a un' epoca e ogni epoca a ricordi.
Ci sono i miei, quelli della mia mamma, addirittura libri editi a Milano nell' 800 prima che la mia nonna si trasferisse da qua a Napoli, quelli di studio di Vittorio, e quelli di Stefano e Paolo e libri sulla comunicazione ( tanti) e sullo sport, calcio in particolare ( tanti) e romanzi e poesie.
Quelle di Catullo lette e " consumate" con la passione dei sedici anni al liceo e poi di nuovo all' Università.
Ogni giorno passo un'ora o due a scartare, esitare, conservare ( per lo più), catalogare.
Finirà prima o poi e sarà come aver ripercorso la storia di tante vite.
Per ora, guardatemi, io mi vedo così; rivolgetemi un caro pensiero!

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