mercoledì 23 aprile 2014

PENSIERI

Oggi ho letto un articolo su la Repubblica: due coniugi negli U.S.A, dopo 70 anni trascorsi insieme, sono morti nello stesso giorno.
Mi è venuto in mente il racconto mitologico di Filemone e Bauci, che chiesero a Giove come ricompensa per averlo ospitato di morire insieme.
E un giorno accadde come desideravano e si trasformarono in due alberi.
E' strana la mente umana: quando si passano i sessanta, ogni tanto il pensiero del "dopo" arriva e io come Montalbano non sono " scantata " dalla morte, ma dal pensiero di malattia e dolore e dipendenza da altri.
Io voglio molto bene a Vittorio; siamo insieme da 44 anni e l' anno prossimo saranno 40 di matrimonio.
Non si deve credere che un' unione felice sia un idillio perenne: in ogni vita di coppia ci sono le " curve" come le chiama un mio amico sacerdote.
Se vissute con saggezza e leggerezza salvano il rapporto e fanno sì che, quando i figli vanno via, sia il periodo più bello, come quello della giovinezza, ma con il più la conoscenza profonda, l' amicizia, la complicità, l' assenza di ansia, il riuscire a sorridere e ridere insieme.
Quando, a volte, il pensiero del " dopo " mi prende, vorrei che accedesse insieme oppure prima a me.
E' come se lui fosse la difesa, la protezione, l' affetto profondo di chi provvede e pensa a me.
Ecco quello a cui ho pensato oggi leggendo l' articolo sui due coniugi americani: "Che bello! E' stato come Filemone e Bauci!"
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