domenica 6 maggio 2012

DI NUOVO INSIEME, SOLI


Sulla luna la gravidanza era breve, durava meno per via dellle tecnologie lunari e della mancanza di forza di gravità.
Infatti già dopo poche settimane dalle ecografie il bambino si presentava sempre più simile agli omini bianchi che abitano quel pianeta e già perfettamente formato ( perfettamente sempre secono i canoni lunari, sulla terra sarebbe sembrato un mostriciattolo ).
A loro fu fatto capire che il piccolo sarebbe rimasto là  nè loro potevano restare: troppo diversi ormai sia dagli umani che dai lunari.
Lui  per amore si era trasformato in una via di mezzo tra un astronauta e un lupo mannaro; lei  rapita dalla luna era diventata una sorta di  E. T. ( anche se Mario Bozzi, nella sua elaborazione, l' aveva quasi del tutto cancellata sovrapponendole Jun Ichikawa, la quale, con tutto il rispetto, cosa avesse a che fare con quella storia non è dato sapere)  e dopo che si erano incontrati di nuovo aveva preso le sembianze di lui.
Insieme, come in una commedia pirandelliana, per un gesto, erano rimasti bloccati in una forma che impediva loro sia di vivere sulla luna che sulla terra.
Lei ebbe presto il piccolo e lo vide appena.
Le fu fatto capire che suo figlio avrebbe avuto un grande avvenire; il patrimonio genetico terrestre e le risorse tecnologiche lunari gli avrebbero consentito di compiere studi avanzati ancora in tenera età.
Loro due tornarono dove erano prima a metà strada ad amarsi e contemplare la luna sperando di tanto in tanto di rivedere il loro piccolo.
Si amano come sempre con una punta di pena in più per ciò che hanno avuto ma subito perso.
 A volte, quando  il cielo è tutto uno scintillare di stelle, i due si scambiano un tenero bacio e le loro braccia sembra che disegnino lassù un cuore; è il saluto al loro piccolo; forse, chissà, un giorno lo rivedranno!

GRAZIE ALL' ELABORAZIONE DI MARIO BOZZI

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