LA CANTATA DEI PASTORI
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La Cantata dei Pastori è un'opera del teatro religioso tardo-seicentesco, in cui viene rappresentata la nascita di Gesù
La prima edizione fu pubblicata da Andrea Perrucci (1651-1706) nel 1698 con il titolo: Il Vero Lume tra l’Ombre, ovvero la Spelonca Arricchita per la Nascita del Verbo Umanato, usando lo pseudonimo di Ruggiero Casimiro Ugone.
La trama narra il viaggio di Maria e Giuseppe verso Betlemme e delle insidie che i Diavoli frappongono loro per impedire la nascita di Gesù.
La " Cantata" racconta le congiure di Belfagor per scongiurare la nascita del Bambino e quindi tutti i tentativi di uccidere Maria e Giuseppe sventati dall' Arcangelo e da Razzullo, uno scrivano inviato in Palestina per il censimento, comico personaggio di popolano perennemente affamato.
Fu successivamente rivista in numerose riedizioni e, alla fine del ‘700, vi fu introdotto un altro personaggio comico, Sarchiapone, un barbiere in fuga per aver commesso due omicidi.
Col tempo, il tono dell'opera ha virato sempre più verso il comico e il profano, tanto che nel 1889 la sua rappresentazione fu temporaneamente sospesa per poi essere ripresa anche da attori di strada..
Roberto De Simone, l' ha rivisitata, interpretandola con la NCCP negli anni '70 e l' ha arricchita con parti di tradizione viva, canti, interviste a pupari, restituendoci così, in tutta la sua ricchezza, lo spirito dell' opera.
Negli ultimi anni viene portata in giro da Peppe Barra..
Nella foto Peppe Barra ( Razzullo ) e Gennaro Mauriello ( Sarchiapone ), nella " storica " edizione con Roberto De Simone e la NCCP.
Nella foto Peppe Barra ( Razzullo ) e Gennaro Mauriello ( Sarchiapone ), nella " storica " edizione con Roberto De Simone e la NCCP.
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