venerdì 31 maggio 2013

MONI OVADIA

Oggi era con Dacia Maraini in una trasmissione televisiva a ricordare Franca Rame e insieme a parlare della violenza contro le donne.
Ha detto delle cose molto belle e vere.

Io l' ho visto diverse volte a teatro: è bravissimo, ha un' energia instancabile.
Qualche anno fa presentò un suo lavoro con musiche, monologhi e danze sulla storia degli ebrei, partendo dai pogrom che spinsero masse di persone a muoversi dalla Russia per arrivare negli USA.
In definitiva era un elogio della positività, per qualunque paese, di ospitare culture e etnie diverse.
E' nato a Plovdiv in Bulgaria, ma ha studiato e si è laureato a Milano.
Abita nella strada parallela alla mia e io lo incontro spesso, così come è in questa foto con il berretto in testa.
Partecipa molto alla vita e alle problematiche edilizie del quartiere ( spazi comuni, parchi dove i bambini possano giocare.)
Mi verrebbe spesso voglia di fermarlo, ma non l' ho mai fatto.
Vorrei dirgli che nel '71, durante un viaggio in Bulgaria ho visitato la sua città: a Plovdiv c'è un bellissimo museo che nell' 800 era la casa di un ricco commerciante.
Tra i vari splendidi oggetti che contiene mi colpì un orologio da muro che mostra l' ora esatta solo se visto attraverso uno specchio posto di fronte.
Vorrei proprio fermarlo per dirglielo, ma essendo un vicino di quartiere mi sembra indelicato e non l' ho mai fatto.

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