giovedì 6 giugno 2013

PALINSESTO TELEVISIVO: RIFLESSIONI.

Voi direte che la Tv non è tutto, ma ormai è un elettrodomestico " abituale".
Ci sono e ci sono sempre stati quelli che affermano di non vederla: spesso è una posa o almeno un modo di dire.
C' è chi preferisce i telegiornali, chi le partite, chi i documentari, le fiction, i serial, i reality.
Come diceva un famoso sociologo durante una conferenza, se bene usata, la televisione fornisce una quantità di informazioni.


E' vero che ora con il web e l' uso sempre più avanzato della tecnologia si può vedere tutto o quasi anche senza tv.
Molte mie ex alunne vedono le puntate di Grey's Anatomy in lingua originale prima che arrivino in Italia e, dietro mia richiesta, mi forniscono anticipazioni.
Ma non dimentichiamo che c'è la crisi, che ci sono persone che non usano il computer, che ci sono anziani e pensionati e anche noi " diversamente" ma ancora in pista a cui, di sera, piace sedersi e domandarsi:" Beh che c'è in tv?"
E' vero che ci sono canali come Sky che forniscono film anche recentissimi a ogni ora del giorno e della notte, ma non dimentichiamo che, con la crisi, l' abbonamento alla pay tv è una delle prime cose che, chi è in difficoltà, scala dal bilancio familiare.
Ora io mi domando: è mai possibile che i palinsesti televisivi durino da ottobre a maggio e da maggio a ottobre vadano in onda per la decima ( o centesima ) volta " Il commissario Rex " e " La signora in giallo" oppure la replica di vecchie fiction?
Dobbiamo tutti occupare il tempo leggendo o passeggiando?
In parte è anche opportuno, ma mi chiedo perchè i vari conduttori e autori di programmi vengano pagati e tanto con contratti milionari per lavorare metà dell' anno.
Ma siamo sempre e solo noi a stipendio fisso che dobbiamo essere penalizzati anche in termini di qualità di ascolto?
Il dibattito è aperto.

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