martedì 24 settembre 2013

PEDALARE

Abbiamo vissuto anni non belli, anzi decisamente tristi.
A parte la crisi e tutto ciò che ad essa si accompagna, siamo stati educati da un " sistema " ben orchestrato a un abbassamento costante di valori.
Trasmissioni urlate, veline, tronisti, conseguimento del benessere non importa come, politici corrotti, una stampa spesso poco obiettiva.
Ci sono stati periodi in cui, per chi era nella scuola, appariva ben duro proporre modelli " virtuosi".
Non vorrei sbagliarmi, ma da qualche tempo, forse qualche mese, comincia a spirare un' aria diversa.
Sarà che c'è un papa ( e parlo da laica, anche se credente ) che parla con il cuore oltre che con l' intelligenza senza paura di dire parole d' amore, tolleranza, condivisione che sembrano rivoluzionarie.
Sarà che c'è un Presidente della Repubblica che a 88 anni continua, per senso del dovere, a portare avanti il suo mandato e, non a caso, ieri nel discorso in occasione dell' inizio dell' anno scolastico ha citato le frasi del papa per ben tre volte.
Forse mi sbaglio, ma sento negli ultimi tempi di nuovo parole come: miglioramento, lavoro, dedizione, solidarietà, condivisione.
Io sono una che vede il bicchiere mezzo pieno, ma che bello stamattina leggere sul Corriere la storia del grande Bartali che, senza che nessuno lo sapesse, pedalava per salvare ebrei dai campi di sterminio ed è stato nominato " Giusto tra le Nazioni".
Impariamo di nuovo il gusto del bello, del buono del giusto e, forse pedaleremo tutti verso un futuro migliore.

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La foto è di Gennaro Esposito

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