giovedì 24 aprile 2014

LA PASTIERA

A Napoli ogni famiglia ha la sua personale ricetta, variata soprattutto nelle proporzioni: chi vi mette la crema, chi no; uno la preferisce molto profumata di acqua di fiori d' arancio, altri meno.
Tutti però discutono sulle regole e sui propri gusti; si rammaricano se la pastiera di quest' anno è riuscita meno bene di quella dell' anno precedente, se ne gloriano se si verifica il contrario e se la scambiano per poterla reciprocamente giudicare.
Chi fa la pastiera, in genere ne regala anche, preparandone parecchie.
E poichè la pastiera si conserva almeno per una settimana, i giorni successivi alla Pasqua sono punteggiati di piccoli assaggi ( specie di mattina è gustosissima) che prolungano l' atmosfera festiva fino a quando il " ruoto" non resti completamente vuoto.
E l' anno dopo si ricomincia.
( Ispirato a " La cucina napoletana " di Jeanne Carola Francesconi )
Almeno spero che a Napoli sia ancora così!!!

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