Le Palme di confetti nella tradizione sorrentina
C’è una leggenda che narra che una mattina del lontano aprile 1551 i Sorrentini erano
indaffarati nelle loro attività quotidiane, quando le campane delle chiese della Penisola
cominciarono a suonare a martello, segnale di pericolo. Erano state avvistate molte
imbarcazioni di Turchi che veleggiavano verso la costa. La paura fu tanta anche se i
sorrentini erano abituati alle incursioni dei saraceni e avevano predisposto delle torri di
avvistamento e costruito mura fortificate per difendersi. In quell’occasione la fortuna fu
dalla parte di Sorrento: si alzò un vento fortissimo, il mare divenne agitatissimo… le navi
s’inabissarono. Solo una giovane schiava si salvò da quel naufragio. Fu trovata sulla
spiaggia da un pescatore che la condusse in chiesa dove si stava celebrando la messa in
occasione della domenica delle Palme. Ella si gettò ai piedi dell’altare e per ringraziare
offrì in dono un sacchetto che conteneva dei confetti. A quel tempo i confetti non erano
conosciuti in Penisola per cui suscitarono la curiosità di tutti. Essi furono distribuiti ai
presenti e da allora la giovane saracena divenne la maestra che insegnava come preparare
le palme di confetti.
Si racconta che da quel giorno nel periodo precedente la domenica delle Palme le
famiglie si riunivano per intrecciare e lavorare i confetti e realizzare dei piccoli
capolavori. Questa tradizione è viva ancora oggi e negli ultimi anni va diffondendosi
oltre che in tutti i paesi della Penisola Sorrentina anche in zone limitrofe ed è attrazione
per i visitatori.
Al tempo dei nostri nonni, le donne si riunivano davanti a delle candele ed erano
impegnate nella lavorazione delle palme di confetto.
Innanzitutto venivano infilati i confetti nei ferri leggermente arroventati per facilitare
l’entrata nel confetto.
I confetti devono rimanere per almeno una notte con i ferri infilati senza essere toccati
per evitare danni.
Poi si aggiungerà la carta velina e alcune decorazioni formando piccoli boccioli di fiori
che verranno poi composti insieme.
Al termine verranno aggiunti fiori secchi, merletti, fiorellini e si uniranno in bouquet,
alberelli o cestini.
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