Mondo reale e virtuale
Nella vita esiste una serie di rapporti: familiari, di lavoro, amicizie e semplici conoscenze; le loro vite si intrecciano alle nostre con una serie di fili che formano la rete delle relazioni umane.
Poi c' è la rete vera e propria: internet, facebook; nascono o si riallacciano una serie di rapporti che, spesso, di reale, hanno ben poco e che altre volte, invece, sono più reali dei rapporti veri.
Io, per esempio, sono entrata su facebook per ritrovare ex alunni; ho scoperto col tempo che la procedura è la seguente: richiesta di amicizia, una bella rimpatriata nella quale ci raccontiamo cosa è successo a me e a loro in questi anni...poi, generalmente, silenzio. Di tanto, in tanto, con alcuni, ed è anche bello e piacevole, c' è la frase o la parolina che ci mantiene in contatto, gli auguri per il compleanno.
Se io posto il trailer di un film che abbiamo visto insieme o qualche frase da un libro letto con loro, qualcuno risponde " mi piace", altri commentano con qualche parola che è come dire: " Ci sono, mi ricordo...".
Da quando sono iscritta a facebook noto anche un cambiamento dell' età media: ci sono sempre meno giovani e sempre più " diversamente giovani ", ma proprio tanto; dai 40- 50 in su è tutto un affollarsi...è indice della solitudine nella quale viviamo? Del fatto che si parla più volentieri con uno sconosciuto che con un vicino di casa? E' quella che io chiamo la " sindrome da viaggio "? Tutti noi ricordiamo quante volte ci sia capitato di entrare in confidenza con chi ci sta vicino in treno, durante un lungo viaggio; si raccontano cose anche intime perchè, forse inconsciamente, si pensa che una volta finito il viaggio non ci si incontrerà più..
I primi tempi che ero su fb pensavo che, quando si facevano nuove amicizie, bisognasse dire qualcosa di sè, come una presentazione, quasi per conoscersi meglio; con il passare del tempo, visto che la maggior parte delle persone non lo fa, ho smesso anche io sebbene, per il mio carattere, io tenda a raccontarmi anche attraverso il blog e le note.
Ci sono persone con cui ho raggiunto un accettabile livello di intimità, conosciamo le nostre idee politiche, ci scambiamo opinioni, poesie e pensieri letterari e io non so nemmeno se hanno famiglia, se sono sposate, se hanno figli, a volte che lavoro fanno; eppure c' è questa sorta di strana intimità, si condivide il tifo calcistico, ci si parla come tra amici che si conoscono da sempre.
Poi ci sono gli amici d' infanzia, gli ex compagni di scuola, quelli che hai continuato a sentire e quelli che avevi perso di vista: in questo caso l' amicizia assume un aspetto quasi goliardico, come un ritrovarsi.; bastano poche parole, una frase ogni tanto... li conosci bene non c' è bisogno di scoprirsi o di nascondersi, nè di abbellirsi o di spiegare troppo.
Ora ho quasi 400 amici e di quelli conosciuti su fb, per quanto riguarda me, e non è detto che sia reciproco, ma credo di sì, uno è diventato amico vero; non lo conosco di persona ma so che ci conosciamo nell' animo e c' è un sincero e fraterno affetto, lo senti, te ne accorgi: ne bastano uno o due così e ne è valsa la pena, il bilancio è in attivo.
Un ultimo aspetto di fb mi ha colpito e vorrei spiegarlo: è come vivere in un mondo ideale, forse per questo a noi frequentatori piace; quando hai voglia di gente fai clic e sei tra gli altri e interagisci; sei in un momento in cui desideri essere sola, leggere, vedere un film in tv: un clic, gli altri scompaiono e tu ti sottrai; hai problemi con qualcuno, litighi o hai dei fastidi, altro clic e non solo lo cancelli dagli amici, ma lo blocchi e allora, di colpo, scompare non ne sai più niente, è come non fosse mai esistito.Nella vita reale ci sono persone che vorremmo veder scomparire con un "clic " e altre che ci vivono vicino da sempre e che forse non conosciamo abbastanza; non ce lo hanno permesso o noi non ci siamo dati abbastanza da fare per scoprirle veramente nel nostro vivere frenetico fatto di impegni, lavoro, scadenze.
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