giovedì 16 giugno 2011

NOI E LA RETE


Stamattina ho telefonato ad un mio amico di facebook che non avevo mai sentito prima: mi ha risposto una segretaria che, poverina, mi chiedeva il nome prima di passarmelo e io continuavo a dire che non potevo dirglielo perchè era una sorpresa...poi quando l' ho sentito ho avuto proprio l' impressione che ci conoscessimo da tanto.
Che strana cosa è la rete! In questi giorni si fa un gran parlare dell' importanza che ha avuto sia nelle recenti elezioni sia nei referendum: è vero, ha fatto da cassa di risonanza, da passaparola, ci ha fatto sentire in compagnia insieme a tanti altri che si battevano, come noi, per degli ideali comuni.
Io cominciai per mettermi in contatto con gli ex alunni; col tempo, poi, ho fatto sempre più amicizia con dei " diversamente giovani " come me.
Cosa ci unisce? L' aver vissuto un' epoca storica irripetibile come i favolosi anni '60 e '70? Ci sembrano così belli  nel ricordo perchè noi eravamo giovani o lo furono veramente perchè pieni di speranze e sogni mentre i ragazzi di oggi, purtroppo di sogni ne hanno ben pochi e non per colpa loro ? Chissà; sta di fatto che mi accorgo che è come un' onda; io lo chiamo " l' effetto viaggio". Quando viaggi in treno ti trovi a raccontare a persone conosciute al momento cose anche personali e, alla fine del viaggio, ci si lascia con una strana impressione di intimità.
Facebbok ti dà, se vuoi, la garanzia dell' anonimato e se invece vuoi raccontarti, ti fornisce compagnie non invasive, discrete, che compaiono e scompaiono con un " clic".
A furia perà di scambiarsi idee o link, di commentare foto e poesie, finisce che, con alcuni, ci si conosce VERAMENTE; infatti a molti che si sono incontrati ( e anche a me è capitato perchè qualcuno è venuto a trovarmi ) è sembrato di rivedere vecchi amici conosciuti da sempre.
Ho ritrovato anche persone che non sentivo da una vita e che, probabilmente non avrei sentito più; ho provato il piacere di condividere con loro ricordi antichissimi della nostra giovinezza, addirittura delle nostre famiglie e mi ha dato un gran senso di calore il pensare di poter ricordare con loro episodi che non pensavo più ci fosse qualcuno che a volo li raccogliesse e li dividesse con me.
Grazie amico che ho sentito stamattina, grazie amico d' infanzia che ricordi fatti antichissimi con me, grazie amici vecch ie nuovi che mi tenete compagnia, tanto, quando siamo stanchi l' uno dell' altro basta un " clic ", ma poi ci si ritrova con piacere e cresce l' amicizia.

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