venerdì 14 ottobre 2011

LE " MIE " CANZONI



Ognuno di noi ha delle canzoni che gli ricordano momenti, sensazioni, amori; ognuno di noi ha anche dei generi musicali che preferisce e altri che non ama.
Per noi " diversamente giovani " il numero di canzoni aumenta in maniera smisurata perchè il tempo che è passato è tanto anche se sembra tutto avvenuto poco fa.
A un mio amico di fb (fonte frequente di idee) piace il rock e solo il rock, a me non piace, la mia è puradi ignoranza del genere.
L' ing ama tutta la musica, senza riserve: lui suona anche e, come tutti quelli che suonano, non ricorda le parole; a volte, quando di sera si mette alla tastiera lui suona, io canto e dico che si  è aperto il piano bar.
Ma le canzoni come ricordi, quelle chi le dimentica?
Quando io ero piccolissima e Sanremo era veramente Sanremo il giorno dopo il  festival i giornalai vendevano dei libricini con le parole di tutte le canzoni e, da subito, tutti le sapevano a memoria e le cantavano.
Io mi sono innamorata la prima volta il 21 aprile del 1963 ballando " Io che amo solo te " di Sergio Endrigo.
D' estate a Vico negli anni '60 si ballava al Circolo dell' Unione sotto gli occhi indulgenti dei genitori, e nascevano gli amori estivi.
Mia madre un giorno mi diede uno schiaffo perchè la sera prima mi aveva visto ballare un lento con un cameriere del bar; come si era classisti, quel povero ragazzo era uno studente dell' Istituto Alberghiero, bello come il sole: oggi forse è uno chef di fama.
A Vittorio piaceva il rock e, una sera, nel '73 mi portò a vedere i Genesis che si esibivano al Palazzetto dello Sport; è stato uno degli incubi della mia vita quella sera: il rumore, le luci un senso di fastidio e di oppressione.
A mio padre piacevano le antiche canzoni napoletane, un mio zio bancario, bravo al pianoforte, d' estate a Vico le suonava e noi parenti e amici ci divertivamo a cantarle; mi sono fatta una cultura in questo,  ricordo tutte le parole e mi piacciono; a volte le canto con il mio macellaio di Milano, non è napoletano ma è un esperto del genere.
Credo che la moglie si vergogni, ma noi anche davanti ad altri clienti ci esibiamo in " Malafemmena" o " Lacreme napulitane". Abbiamo un affiatamento più che ventennale e, nelle nostra piccola follia riscuotiamo successo tra i presenti.
Da ragazzi impazzimmo per gli Inti Illimani: quanti concerti andammo a vedere e si concludevano tutti con " El pueblo unido"!
Ho amato Gianni Morandi e con mia sorella andavamo a vedere tutti i suoi film " musicarelli".
Li vedevamo più volte tanto che mia sorella era, a volte, zittita, perchè anticipava le battute.
Si ballava il cha-cha-cha, il rock and roll, ma poi venne lo shake e si ballò solo quello; ovviamente c' erano i " lenti " e quelli servivano per abbracciarsi e far solo finta di ballare.
Mi è piaciuto Peppino Di Capri da sempre e per sempre; abitava a Napoli nel palazzo di mio suocero e lo incontravamo nell' ascensore. Ha sposato la figlia di un' amica di mia mamma.
Una mia amica e io abbiamo periodi di " astinenza " da Peppino e una volta ogni due o tre anni, se viene in costiera DOBBIAMO andare a vederlo, i mariti ci accompagnano e ci vengono a prendere, almeno risparmiano due biglietti!
A me, non so perchè, è sempre piaciuta molto l' operetta ma è un genere che ora è poco rappresentato. Poco prima di venire a Milano andai al S. Carlo a vedere un' edizione meravigliosa de" La vedova allegra " con Raina Kabaivanska e Elio Pandolfo, c' era anche un tenore tedesco bellissimo e sembrava di essere a teatro nell'800: le signore gli lanciavano fiori e anche gioielli.
Fu un' edizione memorabile: prima e dopo ci furono modeste compagnie di operetta, l' ultima fu quella di Sandro Massimini che abitava qua vicino e che morì abbastanza giovane. Nei primi anni di Milano, al Nazionale nelle vacanze di Natale c' era il Festival dell' operetta: ne davano tre o qauattro, le più famose e io portavo zia Vittoria e mio suocero, che venivano da Napoli, a vederle.
Amo molto i musical:  ho cantato come ninna- nanna ai miei figli tutte le canzoni di Mary Poppins, ho visto My fair Lady a teatro, a cinema e in tv tutte le volte che ho potuto e non parliamo di : " Tutti insieme appassionatamente"
Il mio difetto- pregio è cantare sempre e dovunque, a volte al supermercato, mentre spingo il carrello, non mi accorgo di alzare la voce e vedo qualcuno guardarmi in modo strano ma generalmente  tiro dritto e canto, abbassando un po' il tono.
Un giorno, proprio al super ho incontrato un tizio che cantava anche lui; ci guardammo, ci comprendemmo e ci complimentammo a vicenda.
Quale, per me, la più bella canzone fra tutte?. Semplice :" My way " naturalmente cantata da Frank Sinatra; non è solo una canzone, è una dottrina di vita.

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