venerdì 23 settembre 2011

25 SETTEMBRE



Domenica l' ing e io festeggiamo 36 anni di matrimonio; aggiungiamoci i cinque precedenti, stiamo insieme da 41 anni.
Mi sembra tutto avvenuto ieri, basta allungare una mano e invece è passata una vita.
Ci sono segreti perchè un rapporto duri nel tempo? Non lo so.
Fortuna, prima di tutto,non so se ci siano degli ingredienti da poter suggerire per una  possibile, dico solo " possibile " riuscita di un rapporto.
Quante volte ho discusso e perfino litigato con amiche che dicevano " Guai se sapessi che mi tradisce ", oppure " Finchè non so niente bene, ma se so qualcosa è finita".
Io credo alla sacralità del matrimonio, ma veramente qualcuno può pensare che solo perchè si è giurato o firmato un pezzo di carta si abbia il diritto di " possedere " un' altra persona?
Ognuno appartiene a sè e la fiducia è una cavolata, perdonatemi.
L' importante è il progetto di vita; quello, forse e dico forse, non va mai perso di vista; ma per il resto si vive giorno per giorno prendendoci quello che l' altro, se ne ha voglia, ci regala spontaneamente.
Dimentichiamo anche che esistiamo noi soli: quante coppie ho visto morire per lento " soffocamento " reciproco.
Ci sono gli amici, il lavoro, una vita intera che va vissuta anche da "soli", rendendo l' altro partecipe, se si vuole, delle nostre esperienze.
Io sono stata educata alla libertà e fortunatamente non soffro fisicamente di gelosia, proprio non ci riesco.
Ci sono stati periodi bui, perchè ci sono, in cui vedi l' altro diventare estraneo, come insofferente ai legami: penso sia umano e normale, capita a tutti noi.
In quel momenti  ho provato una specie di solidarietà: pensavo a come ci fossimo legati presto, a quanto avessi ricevuto e qualche volta dato poco col mio essere così bisognosa di circondarmi di gente in confronto a lui che, spesso, avrebbe preferito vivere più momenti di coppia.
Ho avuto molte fortune; oltre la mancanza di gelosia, quella, in momenti di tristezza, di riuscire ad accantonare la pena e godere altri aspetti della vita: lavoro, amicizie, figli.
Ho un amico sacerdote che dice che il matrimonio ha le sue " curve".
Secondo me, in momenti difficili occorre anche costruire " l' interno dall' esterno", che non significa essere ipocriti, ma non chiedere o indagare troppo, conservare le belle abitudini come il pranzo domenicale, il rapporto della coppia con i figli, il decoro insomma.
Chi di noi è senza peccato, anche solo col pensiero, scagli la prima pietra.
La vita è o dovrebbe essere armonia; già ci sono i momenti di dolore reale come malattie o lutti; non sprechiamo il resto in un' ansia di possesso e controllo che finisce con l' esaurirci.
Sono stata fortunata a incontrare un uomo che ha sempre rispettato il "mio " desiderio di libertà, che  ha vissuto una vita piena e soddisfacente dal punto di vista lavorativo ed è sempre stato intelligente e una vera roccia per tutti noi nei momenti di necessità.
Quando, come ora, i figli non ci sono più in casa, e ci si diverte insieme e c' è complicità, amicizia, desiderio di stare da soli e chiacchierare di politica come di spettacolo, quando si accettano volentieri  i consigli dell' altro e  si pensa: " Ma sì. ha ragione, sbaglio quando faccio così", quando l' altro te lo fa capire non con l' irruenza e l' impeto che c' era da giovani ma con la pacatezza e l' amicizia di tanti anni condivisi,  quando si è felici di passare insieme una serata con gli amici perchè sono gli stessi amici di entrambi da una vita, allora si pensa: " Ne è valsa la pena, siamo qua e ci stiamo anche bene. In definitiva, abbiamo avuto fortuna! "

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