giovedì 24 maggio 2012

PASQUALINO, CENE VARIE E L' IMPEPATA DI COZZE


Quando eravamo ragazzi si andava quasi ogni sera a cena fuori.
A volte in ristoranti migliori o in pizzerie famose della vecchia Napoli come " Lombaedi " a S. Chiara.
Ma più spesso andavamo da Pasqualino; esiste ancora oggi, è una pizzeria a Piazza Sannazzaro vicino al tunnel che porta a Fuorigrotta.
Allora, nei primi anni '70 da Pasqualino con 2000 lire avevi: pizza, impepata di cozze, crocchè di patate e arancini di riso.
Quando tornavamo a casa di notte mamma dalla camera da letto diceva: " Siete stati da Pasqualino!"
Puzzavamo di fritto tanto che stendevamo fuori cappotti e giacche perchè l' odore si dissolvesse.
Pasqualino è rimasto nella memoria collettiva come il luogo abituale delle nostre scorribande " povere".
Una sera, poco prima che scoppiasse il colera, primavera del' 73, andammo sulla spiaggia di Mergellina a " La casa del pescatore ".
Era sull' arenile, c'era gente che mentre cenava, si alzava e vendeva le sigarette di contrabbando; le pizze venivano servite nei vassoi della Coca cola; il cameriere ci disse :" Vedo che siete signori, date una pulita alle posate che non si sa mai!"
Ma all' impepata di cozze non rinunciammo.
Quale Dio benefico ci salvò dal colera?
Dopo, per qualche tempo, usammo precauzioni ma all' impepata, ancor oggi difficilmente si rinuncia; hai voglia a pensare che le cozze sono la" pattumiera del mare"...la voglia è troppa!

Grazie all' amico Sorrentino Vincenzo che con la sua foto dell'  " impepata " che posto qua sotto, ha risvegliato i miei ricordi!

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