VOLTI E FIGURE NEL TEMPO
Piazzetta Montesanto è uno slargo tra stradette nel cuore di Napoli.
Da una parte c'è via Tarsia che porta a Piazza Dante.
Dall' altra la Funicolare di Montesanto che sale al Corso Vittorio Emanuele e poi al Vomero.
Segue la stazione della Cumana e poi lo " slargo " si restringe nella Pignasecca, via piccolina, piena di negozi e bancarelle.
A Natale si fa lo " slalom" tra grossi catini pieni di capitoni guizzanti, qua e là bancarelle piene di frutta ma anche di oggetti vari: vestiti, soprammobili, cd, stereo.
Nella Piazzetta Montesanto, fin dove arriva la mia memoria c' è sempre stata questa donna con il suo banchetto.
Uguale nel tempo, almeno così appare a me anche se quaranta e passa anni fa, quando dal Corso scendevo con la funicolare e percorrevo quella strada per andare all' Università, doveva per forza essere più giovane.
Erano tre sorelle ( o forse due ma io ne ricordo tre) uguali con questi volti simili,segnati dal tempo e dalla durezza.
Volti impenetrabili che facevano parte dell' ambiente quasi come la statua detta " Corpo di Napoli".
Mi sembra che allora vendessero sigarette di contrabbando.
Forse lei era la più giovane ed è sopravvissuta riciclandosi in "bananiera".
Chiunque sia passato in quelle strada negli ultimi quarant' anni l' avrà vista immota e inaccessibile, uno dei volti " storici " di una Napoli che c'è ancora.
E vederla mi consola.
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