domenica 24 luglio 2011

DAVANTI SAN GUIDO


Ho sempre studiato poesie a memoria da alunna e da professoressa ne ho fatte imparare tante in un' epoca in cui non si usava più.
Intere generazioni si sono rassegnate; io lo facevo per due ragioni: la prima è che le poesie studiate da ragazzi si ricordano per tutta la vita. Mia madre a 85 anni ricordava a memoria tutta l' ode " Marzo 1821 ";  il secondo motivo è che penso che un poeta, da adulto, lo possiedi se ne sai i versi, altrimenti è una conoscenza superficiale, ne puoi discutere ma non puoi assaporarlo.
Da qualche anno molti autori sono scomparsi dalle antologie scolastiche. Di Pascoli, poche poesie e sempre le stesse, c' è un po' di Leopardi, quasi niente di D' Annunzio e Carducci è scomparso.
E' vero che fu un poeta che connotò un' epoca, non per sua colpa, ma molte delle sue poesie sono bellissime.
Per esempio " Davanti San Guido" è un delizioso racconto in versi dove nostalgia, ironia, sottile umorismo si mescolano.
Dunque per anni i miei alunni hanno imparato le 29 strofe della poesia ( non tutte insieme ) e io gliele provavo interrompendo uno e facendo continuare un altro; una grande mia chanche  nei loro confronti era che io la conoscessi come per qualunque poesia facessi studiare; era per loro quasi un' assicurazione sulla vita; pensavano: " Se la ricorda lei dopo tanti anni, anche noi la sapremo", e la cosa li intrigava e sopportavano di buon grado.
L' anno scorso mi ha scritto su fb una mia alunna che ora è ostetrica e mi ha detto che, dopo molti anni aveva finalmente capito l' importanza di conoscere quella poesia a memoria.
Era andata a Bolgheri, aveva percorso il viale dei cipressi recitandola tra sè e aveva assaporato gita e poesia come non mai; dopo tanti anni mi ringraziava.
Oggi mio figlio Stefano che è per qualche giorno in Toscana con Gloria e la piccola Virginia mi ha detto che sono andati a Bolgheri, io, per scherzo, gli ho chiesto se " in cima al poggio " avesse visto nonna Lucia e lui mi ha detto che là c' è la statua; e io, come una stupida, mi sono commossa.

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