lunedì 26 marzo 2012

OPERAZIONE VALCHIRIA, " L' AMICO RITROVATO " E " UN' ANIMA NON VILE"


L' elaborazione di Mario Bozzi, sviluppo di un' altra di Sandro Scalera, tratta a sua volta da una foto di Alina Bertolini raffigura, anche se non ne sono sicura la" Cavalcata delle Valchirie".
Sull' origine di queste creature mitologiche, sulla loro funzione, e su quadri e musica splendida che da esse hanno tratto spunto, oggi non voglio parlare.
L' operazione Valchiria da cui fu tratto anche un film fu un complotto con cui alcuni coraggiosi ufficiali prepararono un attentato contro Hitler.
Furono scoperti e uccisi in modo atroce: impiccati a ganci da macelleria; la morte avveniva per soffocamento e lentamente.
" L' amico ritrovato " di Fred Uhlman è un racconto famosissimo e bello che fa parte di una trilogia.
Hans Schwarz è un ragazzo di origine ebrea che vive a Stoccarda, in Germania. Un giorno nella sua classe viene iscritto Konradin von Hohenfels, un ragazzo di nobile famiglia. Konradin intimidisce i compagni, pur provenienti da famiglie non povere, ma Hans desidera diventargli amico e riesce a catturare l'attenzione di Konradin. Da lì inizia un’amicizia basata anche su interessi comuni: Hans invita Konradin a casa sua, gli fa conoscere i suoi genitori e gli mostra la sua collezione di monete. Anche Konradin invita Hans a casa propria: la sua casa di famiglia è molto più bella di quella di Hans, ma l'amico non lo presenta mai ai genitori. La ragione di ciò sta nel fatto che la madre odia e teme gli ebrei; entrambi i genitori di Konradin non gradiscono che il figlio frequenti Hans. Per questo Konradin giunge a ignorare l'amico quando gli capita di incontrarlo a teatro in presenza di madre e padre. Con questo episodio la loro amicizia comincia a incrinarsi e si interrompe definitivamente quando Konradin scrive una lettera all' amico spiegandogli che lui crede in Hitler ma è sicuro che nella Germania del futuro per gli ebrei come Hans ci sarà posto.
Quando vengono promulgate le leggi razziali Hans viene mandato presso uno zio negli USA; i suoi genitori, il padre era un patriota decorato in guerra con la Croce di Ferro ( e qua si ripropone il tema di quanto un individuo fosse considerato ebreo e quanto cittadino tedesco o italiano durante la persecuzione nazista), decidono di togliersi la vita.
Hans in America per anni rifiuta di riconsiderare il suo passato, così come rifiuta perfino di parlare in tedesco.
Ormai adulto riceve una lettera dalla sua ex scuola che contiene un elenco degli alunni caduti nella Seconda guerra mondiale.
E' combattuto tra il rifiuto del passato e il desiderio di sapere cosa sia accaduto all' amico: legge l' elenco dove, accanto al nome di Konradin è scritto:" implicato nella congiura per assassinare Hitler. GIUSTIZIATO."
Dal passato l' amico ritorna a lui, " ritrovato". Egli sa ormai che l' altro aveva compreso l' orrore del nazismo, ed aveva pagato con la vita la sua redenzione.
Il secondo racconto della trilogia: " Un' anima non vile" è speculare al primo ed è una lettera che Konradin, in attesa di essere giustiziato, scrive all' amico.
Hans non la riceverà mai; nella missiva Konradin ripercorre momento dopo momento tutte le tappe della loro amicizia adolescenziale, parla dell' affetto che li univa, della cieca ammirazione che la sua famiglia e lui nutrivano per Hitler e che lo aveva spinto anche a umiliare l' amico quando a teatro, incontrandolo mentre era con i suoi nobili genitori, aveva finto di non riconoscerlo perchè ebreo.
Ricorda i genitori di Hans, di quanto avesse pianto al loro funerale.
Ripercorre le tappe della tremenda guerra a cui aveva partecipato e di come, poco a poco, avesse capito quale tremenda follia fosse il progetto di Hitler.
Conclude scrivendo:" ...io non avevo mai, mai, mai sentito di Auschwitz e Belsen....Hans, mio caro amico, questa è la verità...non sapevo niente delle camere a gas. Lo giuro...Lo giuro.....Non so se riceverai mai questa lettera...Perdonami mio caro amico - se puoi. Mi hai dato i mesi migliori della mia vita. Il mio amore per la poesia...lo devo a te...La morte mi sta chiamando..."
Quando penso alle Valchirie mi viene in mente " L' operazione Valchiria" e questo libro, tanto amato dagli alunni, che scrive di uno dei sentimenti più belli della vita di ogni individuo: la prima amicizia, quella dell' adolescenza, che rimane sempre nel cuore, che può distruggere una vita o riscattarla.

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